C’era una volta, in un angolo remoto del mondo, un paese incantato dove vivevano un gruppo di donne straordinarie, custodi di segreti antichi e potenti. Le donne di quel paese non erano solo belle, ma anche incredibilmente forti, in grado di mantenere i loro segreti al riparo dagli sguardi curiosi. Dall’altra parte, c’erano gli uomini, guerrieri temibili con muscoli scolpiti, una forza che sembrava provenire da leggende lontane. Tra di loro, c’era un guerriero in particolare, noto per la sua forza ineguagliabile, e un gorilla che, pur non parlando, era un amico fedele e protettore.
Un giorno, mentre il sole splendeva alto nel cielo, gli uomini forti passeggiavano per le strade del paese, attirati dai profumi inebrianti che provenivano dalle case delle donne. Le signore dei segreti, con sguardi maliziosi e sorrisi enigmatici, osservavano i guerrieri con curiosità. Sapevano che avevano il potere di influenzarli, e così si misero all’opera.
In quel paese, le donne avevano perfezionato l’arte delle pozioni. Con ingredienti stravaganti e un pizzico di magia, preparavano intrugli che potevano rendere gli uomini ancora più forti o, al contrario, indebolirli. Ma gli uomini forti, con la loro passione per la carne, non si lasciavano facilmente sedurre.
“Noi mangiamo carne e spezzatino!” dicevano con orgoglio.
Le bambine, custodi dei segreti delle pozioni, si erano riunite in un angolo per svelare la ricetta magica. “Tre pezzi di carne, acqua bollente, un po’ di pepe, e si mescola!” iniziò una di loro, mentre le altre annuivano.
“E poi i semini di zucca, la cipolla, e una pianta segreta: l’alloro! Si mette tutto nello spezzatino, nella carne e nel coniglio!” aggiunse un’altra, con gli occhi che brillavano.
Ma c’era di più: bava di lumaca, vermi secchi, gusci di lumaca, zampetti di ragno, ali di coccinella, peli di lupo, latte di mucca, calzini puzzolenti e persino banane. “Un po’ di dado, sale quanto basta!” conclusero all’unisono.
Nel grande pentolone, mescolavano attentamente, mentre cantavano:
“Gira gira mestolo, tira su il coperchio, fuoco fuoco notte e dììì, le donne fan così!”
Quando la pozione fu pronta, non era né troppo liquida né troppo densa; aveva raggiunto la consistenza perfetta. Le donne dei segreti prepararono un lungo tavolo in piazza, adornato con bicchieri scintillanti e un cesto colmo di ciliegie succose.
“Venite, venite, cavalieri forzuti!” chiamarono le donne, con voci melodiose. “Bevete la nostra pozione e diventerete sempre più forti!”
Gli uomini, con un sorriso complice, alzarono i bicchieri. “Facciamo un brindisi!” esclamò il guerriero.
E così, con un brindisi collettivo, tutti assaggiarono la pozione. Anche le donne, curiose, si unirono al festino, gustando le ciliegie dolci e ridendo insieme. La piazza si riempì di gioia e allegria, mentre i suoni della festa si diffondevano nell’aria.
Quella sera, il paese si illuminò di una nuova luce, unendo uomini e donne in un abbraccio di amicizia e forza. La magia dei segreti e la potenza dei guerrieri danzarono insieme, creando un legame indissolubile tra i due mondi. E così, nel Paese dei Segreti e dei Guerrieri, la festa continuò fino a quando le stelle brillavano nel cielo, testimoni di un amore e di una forza che avrebbero superato qualsiasi ostacolo.
Scritta al termine della seduta di Psicomotricità con i bambini dei 5 anni a Rorai Piccolo. in data 12 aprile 2025.