Diario

Aggiornamento da casa Wanda Circus. 11 giorno di emergenza per il nostro circo e per l’Italia intera. Come ci siamo mossi noi? cosa stiamo facendo in questi giorni? Beh, innanzi tutto ho pianto ed urlato per una notte intera, poi insieme alla mia compagnia, quanti tutta composta da famigliari: 

  • smontato e portato tutto a casa.
  • cercato di capire la situazione reale
  • pianto ad ogni disdetta arrivata
  • effettuato sopralluoghi per altre piazze… a partire dal mese di giugno
  • partecipato a qualche bando estate 2020
  • scritto proposte
  • riunioni telefoniche
  • chiamato una dottoressa virologa amica: si la situazione è grave.
  • domani faccio un sopralluogo.

Non abbiamo ancora montato il circo in cortile, causa il morale a terra e un pò di vento forte. Stiamo continuando a sistemare attrezzature. In generale siamo rassegnati come le realtà del nostro settore. Chi piu chi meno farà fatica ad arrivare a giugno, sogno per tutti di una stagione che riparte. 

Come mi sento io? Rabbia? Fino a ieri sicuramente, per via della chiusura forzata. Da una parte l’emergenza sanitaria a cui non voglio arrecare un ulteriore danno, dall’altra sono consapevole che sarà un una grave crisi economica del nostro settore, con ricaduta a pioggia sullo stato sociale. 

  • artigiani dello spettacolo, artisti di strada.
  • piccoli teatro, burattinai, compagnie teatro ragazzi, danzatori, tecnici
  • settore fiere/ piccole manifestazioni/ pro loco sull’orlo di una crisi di nervi, già piegati dalla circolare gabrielli sulle normative per gli eventi dal vivo e per lo spettacolo dal vivo. 
  • street food.
  • turismo, con indotto turistico: manifestazioni, proloco… etc etc etc.
  • turismo scolastico, indotto di tutto ciò: pulman per le gite, alberghi delle gite, ristoranti delle gite, guide turistiche, educatori… 

Ci vorranno mesi per riprendere una normale attività.

Di solito, passate le prime ore, in emergenza, non mi lascio prendere dal panico, tutt’altro. Nella vita ho superato: 

  • 2 terremoti
  • 1 incendio
  • 1 freni rotti in discesa dal Moncenisio
  • un paio di ladri in casa
  • un paio di aggressioni sul camper
  • malattie importanti di persone al mio fianco
  • persino ho superato la fatica di una famiglia d’origine. 🙂

Ma questa volta sono senza rete. Per darvi un’idea: come se fosse chiusa una fabbrica, che aveva appena aperto e che da subito avrebbe funzionato. Il mio cuore trema. Per ora stiamo fermi ed a casina. Ci sarete quando riapriremo? Servirà del gran pubblico.  Non deludetemi.

VI ASPETTO SOTTO TENDA IL PRIMA POSSIBILE. 

Wanda.